Prodotti & consumi – Un brand, per essere di successo oggi, deve veicolare in modo credibile valori come semplicità, sostenibilità, durevolezza, un servizio di primo piano e ad alto impatto tecnologico
Quanti sono i brand che sono ritornati sul mercato con grande successo e cosa ci possiamo aspettare per il futuro, in un periodo storico dove la visibilità nel mercato è annebbiata dall’evento pandemico?
L’osservazione dei cicli economici altalenanti dei beni di consumo porta alla constatazione che «chi non muore si rivede!». In alcuni casi, anche chi muore (nel senso che fallisce), oppure si assopisce (non viene utilizzato ai fini commerciali), potrebbe farsi rivedere.
Un fattore comune di rilancio del brand è la nostalgia per i bei tempi passati.
La nostalgia, all’interno delle dinamiche di marketing, è vista come un atteggiamento positivo che si ha verso le situazioni e gli oggetti che ci hanno accompagnati in periodi antecedenti della vita e che si ricordano con piacere.
Ruolo di primo piano è rivestito, in questo processo, dalla memoria dei consumatori, pronti e attenti a riconoscere un brand storico al momento della sua reintroduzione nel mercato.
Dopo un anno di pandemia, potrebbe apparire corretto pensare che era meglio quanto c’era prima rispetto a quel che c’è adesso, ma la contingenza del momento ribalta le prospettive.
Infatti, la tendenza di ricercare avanti (innovazione) o indietro nel tempo è del consumatore annoiato da categorie di prodotto similari o estremamente curioso.
Oggi, siamo in una stagione in cui il consumatore non è annoiato da prodotti similari, è incuriosito o fiducioso di provare beni che propongono una visione del mondo attuale e proiettata in un futuro credibile.
Le tendenze sono la sostenibilità, incluso il concetto di economia circolare e l’uso intelligente della tecnologia nell’erogazione di servizi.
Jacques Séguéla, pubblicitario famoso per lo slogan «La force tranquille», scritto per la campagna elettorale 1981 del presidente francese Mitterrand, sostiene che «un prodotto nasce […] un prodotto cresce e incomincia a guadagnarsi la vita […] ma soprattutto un prodotto comunica. Dopotutto, facendone una marca, gli abbiamo dato il dono della parola».
Il concetto che un brand sia la voce di un prodotto, consente di riportare all’attenzione del lettore la forza tranquilla dei brand che hanno fatto del prodotto la propria leva di successo, in modo semplice e costante nel tempo.
L’idea è che le persone vivano in un mondo dove progresso e primitivismo coesistono, con le innovazioni tecnologiche e scientifiche che spesso sono funzionali a rivisitazioni del passato. Questo concetto, è valido, perlomeno, nel campo dei prodotti old economy, meno nella tecnologia.
Le aziende si confrontano quindi con un consumatore divenuto più esigente, informato, selettivo e pragmatico che dalle aziende aspetta affidabilità e trasparenza, responsabilità e dialogo. In una fase di passaggio dall’economia dell’immagine all’economia della credibilità, la responsabilità è un valore e al contempo una sfida.